Si è spento Gigi Riva: l’Italia perde una leggenda e la Sardegna un simbolo importante di attaccamento all’Isola, di coraggio e di amore. L’ex calciatore e presidente onorario del Cagliari Calcio è morto ieri, 22 gennaio, a 79 anni nella sua Cagliari che non gli ha dato i natali, ma lo ha accolto quando era un giovanissimo calciatore agli esordi e l’ha visto brillare del suo talento che lasciava tutti, giocatori e tifosi, a bocca aperta; i suoi tiri mancini erano forti e finivano dritti in porta, tanto da essere soprannominato “Rombo di Tuono” proprio per il suono che sembrava fare il pallone una volta calciato dal suo tocco preciso ed esplosivo. Con le sue prodezze, nel 1970 fece vincere il primo e unico scudetto al Cagliari per la gioia dei tifosi di tutta l’Isola che lo adorano come un eroe. Fu un amore ricambiato che fece decidere a Riva di rimanere in Sardegna nonostante le proposte importanti avanzate dai grandi club come Juventus, Inter e Milan. L’unico colore che vestì oltre il rossoblù fu l’azzurro della maglia della Nazionale: in 42 partite ha segnato ben 35 gol diventando il miglior marcatore nella storia della Nazionale e vincendo in maglia Azzurra gli Europei del 1968, e la medaglia d’argento ai Mondiali di Messico 1970, diventando una Leggenda anche a livello internazionale; probabilmente avrebbe fatto numeri anche più alti se non fosse per una serie di infortuni che lo costrinsero a chiudere prematuramente la carriera calcistica in campo. Ha continuato a sostenere il Cagliari e la Nazionale da dietro le quinte, donando tutta la sua esperienza ai giocatori più giovani. Lui c’era anche per i Mondiali del 2006 vinti dall’Italia, nel ruolo di Team manager. Ma la sua casa era sempre Cagliari e qui in tanti son venuti a salutarlo l’ultima volta nello stadio Unipol Domus in attesa di dedicare al Campione se non questo un nuovo stadio isolano. Tutta la Sardegna piange il Sardo dei Sardi, il Campione che ha amato tanto l’Isola e le ha dedicato tutta la vita e tutti i suoi successi meritati. Addio Gigi.