In memoria di Michela Murgia: Scrittrice, Attivista e, tra le tante altre cose, Donna Sarda che con la sua Scrittura e la sua Intelligenza ha portato con Orgoglio la bandiera dell’Isola in giro per il Mondo. Non avremo mai parole alla sua altezza, ma vogliamo ricordarla qui con un brano dal suo libro “Viaggio in Sardegna: undici percorsi nell’isola che non si vede” a cui ci sentiamo particolarmente legati. Ciao Michela, grazie di tutte le tue Parole.
<<Ci sono buchi in Sardegna che sono case di fate, morti che sono colpa di donne vampiro, fumi sacri che curano i cattivi sogni e acque segrete dove la luna specchiandosi rivela il futuro e i suoi inganni. Ci sono statue di antichi guerrieri alti come nessun sardo è stato mai, truci culti di santi che i papi si sono scordati di canonizzare, porte di pietra che si aprono su mondi ormai scomparsi, e mari di grano lontani dal mare, costellati di menhir contro i quali le promesse spose si strusciano nel segreto della notte, vegliate da madri e nonne. C’è una Sardegna come questa, o davanti ai camini si racconta che ci sia, che poi è la stessa cosa, perché in una terra dove il silenzio è ancora il dialetto piú parlato, le parole sono luoghi piú dei luoghi stessi, e generano mondi.>>